C’è sempre un po’ di malinconia negli ultimi giorni di agosto. Quel senso di “fine stagione” che ti prende mentre guardi il tramonto, quando l’aria comincia a farsi un po’ più fresca e capisci che sì, l’estate sta cambiando pelle. Eppure, diciamocelo, chi l’ha detto che finisce davvero?
L’estate ha un dono speciale, anche quando sembra che stia andando via, trova sempre un modo per restare. E così arriva settembre, con i suoi pomeriggi dorati, il sole che scalda senza più bruciare, le giornate che accorciano ma non troppo, le sere che ti invitano a indossare una camicia leggera sopra il vestito estivo. È un’altra estate, quella di settembre. Meno rumorosa, più lenta, quasi segreta.
Perché sì, ci lamentiamo del caldo, delle zanzare, del “non vedo l’ora che rinfreschi”. Ma sotto sotto, se potessimo, metteremmo in pausa questa stagione infinita. L’estate è leggerezza, è la sensazione che il tempo scorra in un modo diverso, più largo, più generoso.
Settembre allora non è un addio, ma un nuovo capitolo della stessa storia. È come se l’estate avesse deciso di vestirsi di velluto leggero, senza perdere il suo sorriso. Ed è bellissimo continuare a chiamarla così: l’estate di settembre.