Passalacqua Lago di Como

Un racconto d'acqua, luce e poesia sul Lago di Como, dove Beppe, barcaiolo da una vita, accompagna gli ospiti tra ville storiche, riflessi cangianti e storie da sogno.

Passalacqua Lago di Como

La luce sul Lago di Como cambia ogni momento. Basta un attimo e tutto è diverso: colori, riflessi, sensazioni. Beppe lo sa bene. Nato sulle rive del lago, ha sempre avuto una passione profonda per le barche. Fin da giovane ha lavorato sui battelli pubblici, collegando paesi, angoli nascosti e scorci da cartolina. Ma il vero salto è arrivato venticinque anni fa, quando è diventato skipper su barche d’epoca, accompagnando gli ospiti del Grand Hotel Tremezzo lungo le acque tranquille del Lario. Ora è pronto a offrire la stessa esperienza a chi soggiorna a Passalacqua, e l’emozione si legge nei suoi occhi.

“Quella prima vista della villa dall’acqua… non vedo l’ora di condividerla”, racconta con un sorriso che sa di vento e memoria. Perché il lago, anche se lo vivi ogni giorno, non smette mai di sorprenderti. La luce si rifrange sull’acqua, accarezza le montagne, sfiora le ville. Ogni ora è diversa, ogni istante ha un proprio colore, come se raccontasse una poesia silenziosa.

E poi ci sono i venti, silenziosi protagonisti del lago: il Tivano, fresco e deciso, soffia al mattino; la Breva, più dolce, arriva nel pomeriggio. Anticamente spingevano le vele delle barche da carico e delle gondole lariane, più sobrie di quelle veneziane ma ugualmente affascinanti. “Dev’essere stato uno spettacolo meraviglioso”, sospira Beppe, immaginando quel tempo lontano.

Tra i tanti ricordi che conserva, ce n’è uno che ancora lo commuove: una coppia americana gli chiese di portarli in una villa legata ai primi momenti del loro amore. Chiacchierando, scoprirono incredibili coincidenze — stessi anni, stessi anniversari. “Pensavano scherzassi”, ride Beppe, “ma era tutto vero.” Forse il destino, su questo lago magico, ha davvero voglia di giocare.

E Passalacqua è il luogo perfetto per vivere tutto questo. Villa nobile del Settecento, nasce come rifugio per l’anima: pensata per accogliere amici, amori, conversazioni lente e piaceri semplici. Ancora oggi, conserva quella grazia intima e quella meraviglia autentica che si respira in ogni dettaglio.

La primavera profuma di fiori e dipinge i pendii. L’estate è fatta di giornate pigre, silenzi d’oro e serate incantate. L’autunno scalda i boschi con toni di rame e regala sapori intensi, come il tartufo e l’olio d’oliva appena spremuto.

Passalacqua non è solo un hotel 5 stelle. È un luogo dove il tempo rallenta, dove l’ospitalità è personale, curata con amore. La piscina, ad esempio, nascosta tra rose rampicanti e un antico alloro, sembra uscita da un sogno. Perfetta per nuotare, o anche solo per lasciarsi cullare dalla bellezza.

Qui la villeggiatura è ancora una cosa seria. Non un lusso esibito, ma un’arte del vivere. Come facevano un tempo le famiglie nobili italiane: lunghe estati in villa, circondati da amici, servitori e sogni.

Le suite nella Villa, nel Palazz, nella Casa al Lago, accolgono con calore ed eleganza. Ogni stanza è pensata per far sentire davvero a casa, tra tessuti morbidi, luce soffusa e vista mozzafiato.

E mentre il sole gioca tra le fronde, e la luce cambia ancora, Beppe continua a navigare. Il suo cuore è aperto, gli occhi pieni di stupore. Perché sul Lago di Como, ogni giorno è un quadro nuovo. E lui è lì, pronto a raccontarlo.

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