Forse non siamo ancora pronti per l’autunno.
Ogni anno ci coglie un po’ di sorpresa, con quel suo modo gentile ma deciso di bussare alla porta, così una mattina ti svegli e l’aria ha cambiato profumo, il cielo ha preso un tono più vellutato e le foglie, piano piano, cominciano a raccontare la loro metamorfosi.
Sarà un autunno nuovo o sarà come tutti gli altri? Forse non importa, perché l’autunno non ha mai bisogno di reinventarsi,gli basta tornare. È una stagione che detta i tempi e i colori senza chiedere permesso con la grazia di chi sa che la bellezza, a volte, sta semplicemente nel lasciarsi andare.
Ci ritroviamo così, sospesi tra una tazza di tè caldo e un maglione che profuma di legna, ad accettare che sì, l’estate è davvero finita. Ma in fondo l’autunno è anche questo, un invito gentile a rallentare, a guardare meglio, a lasciarsi ispirare da una palette che solo la natura sa comporre con tanta, disarmante eleganza.
E allora forse la domanda è un’altra, siamo davvero noi a scegliere l’autunno, o è lui che, ogni volta, sceglie noi?